Dark Lewis


s

 
 
 Al tempo
 Quel viso
 2:02
 S.T.
 Alle domande (che tu mi feci)
 (...)
 La meta






















Al tempo


ll tempo che ci divise.
Dell'autunno porti ancora il grigiore negli sguardi.
Passaggi a livello abbassati in attesa di treni vuoti.
Donne incinte in attesa di sorrisi.
Ragazzine bionde di miele come madri.
Finestre con occhi sulla strada.
Prostitute dalle gambe stanche.
Solo presagi.
Penso.
Forse questa notte del presagio si è adornata.
Forse questa notte ti domanda sei tornata?



....

Quel viso

Ho riposto ogni profilo visto tra le radici d'un larice centenario.
Ho masticato baci sfiorati come piume d'oca.
E ora il tempo ridona il ricordo di episodi vissuti tra la cenere
che la pioggia lascia al suo evaporare.
Qual'é il segreto che all'amore porta?
Qual'é il passo del mendicante innamorato?
Il tuono non ride se canta il suo dolore ad angeli in subbuglio.
Il tuono sa qual'é lo specchio che divide le lacrime
che non si sarebbe mai pensato di versare.
Ora che un fuoco lancia scintille in un bosco passato, il mio
girovagare si chiude in vicoli e lampioni dolci alla notte.
È la paura di quel viso che tentai di scordare con un bacio
che ora la pioggia lascia al suo evaporare.


....

2:02

È apparso.
È apparso anche stanotte. Il tuo sguardo soltanto.
Giochiamo. Giochiamo anche stanotte.
Vendi i tuoi occhi umidi di collirio antilacrime,
poi guardami e guardami ancora.
Giochiamo. Perché la notte ci ruba e ci sente.
Nasconde i suoi diavoli e parla con noi.
Domani mi volgerai le spalle e il tuo cuore tornerà a cercare il giorno.
Ma ora guardami e guardami ancora.



....

S.T.

Hai anche tu due mani?
allora usale per due sole cose: la destra per caricare e la sinistra per sparare.
Dentro un triangolo con pietre d'argento.
Hai anche tu una testa?
allora usala per dimenticare di metterci i proiettili.


....


Alle domande (che tu mi feci)


Perché non ho che occhi monotematici sulla tua immagine di lacustre tronco galleggiante.
Mentre soave come una farfalla ti spogli della tua crisalide di vesti odorose,
appoggiate come brandelli di pelle per tamburi sonanti.
La tua camicetta da donzella servizievole
mi pare magnanima di sospiri che t'anno appena snudato dell'embrionale mantello.
Carismatiche le tue occhiate allora mi chiedono domande per nuovi interrogativi (a volte mai risolti).
Dianzi c'é solo il mio mancarti.



....


(...)

Due anni in un batter di ciglio.
aprii al giorno il mio cortile fiorito.
Ma ovunque furono giochi impossibili.
Davanti a rocce di creta, le mie gambe tra
le ombre che il sole a mezzodì
srondellava in un viottolo.
Il violento abbraccio cortese.
Donna dagli occhi di luce, nel bosco
ho due vasche con fiori di mandorlo a pelo d'acqua
che esalano due anni in un batter di ciglio.



....

La meta

Nell'impalpabile alzarsi d'un vento ai primi accordi,
svengo nel solo stanar malinconici fiati.
Mia pallida carrozza che nel notturno viaggi
solcando mulattiere sperdute.
Sei tu il luogo ove cammino noncurante del cielo ombroso.
Ho abbandonato vecchi bagagli per non gravare sul tuo gentile rifugio.
Chiudi le tue tendine di corallo su ciò che avvampa il viso.
Ora io accedo al tuo giaciglio, e lascio tutto come il sentiero ai tuoi piedi scarmiglia.
È un mistero come questo accada senza nessun brivido di nota.
Mia contrada gioiosa dai confini a misura d'abbraccio.
La tua terra prospera di nuovi vivai ove io tutto abbondo.
Mio nido, pagliuzze e festuche si avvolgono in amplessi nel formarti così confacente alle mie aguzze spalle passeriformi.
Lasciami soffiare tra questo speziato tragitto un flauto di lacrime, cauzione d'amore, pago del viaggio.
Or che lontana non può che esser la meta.
Poiché a tua insaputa io ti feci zattera e calesse,
costa e casale al contempo.
....