news   poesia    prosa    testi    immagini    audio    naviganti    guestbook    links     cerca
       
La bufera

Les princes n'ont point d'yeux pour voir ces grand's merveilles ,
Leurs mains ne servent plus qùà nous persécuter...
AGRIPPA D'AUBIGNÈ, A Dieu


La bufera che sgronda sulle foglie
dure della magnolia i lunghi tuoni
marzolini e la grandine,

(i suoni di cristallo nel tuo nido
notturno ti sorprendono, dell'oro
che s'è spento sui mogani, sul taglio
dei libri rilegati, brucia ancora
una grana di zucchero nel guscio
delle tue palpebre)

il lampo che candisce
alberi e muro e li sorprende in quella
eternità d'istante - marmo manna
e distruzione - ch'entro te scolpita
porti per tua condanna e che ti lega
più che l'amore a me, strana sorella, -

e poi lo schianto rude, i sistri, il fremere
dei tamburelli sulla fossa fuia,
lo scalpicciare del fandango, e sopra
qualche gesto che annaspa...
                                    Come quando
ti rivolgesti e con la mano, sgombra
la fronte dalla nube dei capelli,

mi salutasti - per entrar nel buio.


(Eugenio Montale, La bufera; Parte prima - Finisterre)