Liz Fortini

 
 
 Riflessione
 
 






















Riflessione

Molti passi ti menano, lungo un sentiero battuto, in un vento
che fruscia e stuzzica. Il suono ed ora un'occhiata: allora
ribolle la schiuma per le ventate rapide: un fiume. Gli affluenti
serpeggiano come rami e ti lasciano domandarti il loro destino.

Le correnti si destano dagli stagni della notte, rifluiscono
e turbinano volente o nolente. Un bagliore della chimera
compare; assorta, segreta: la coda scagliosa torce sotto la danza
dei risucchi. Gli abissi vilupposi paiono, nella bonaccia di tempi
lontani, pure per avvenire.

Un'illusione, siccome le scheggie del sole si localizzano
in una brezza che mitiga. Le sfumature addolcite calmano
la tua anima nei sogni. I segni variegati sulle increspature
formano una trasparenza: le rime fragili; un giorno d'agosto.